Netanyahu difende l'offensiva militare pianificata a Gaza e critica la "campagna globale di menzogne".


GERUSALEMME (AP) — Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha cercato domenica di difendere una nuova offensiva militare in una delle aree più popolate di Gaza, tra crescenti condanne in patria e all'estero, dichiarando che Israele "non ha altra scelta che finire il lavoro e completare la sconfitta di Hamas".
Ha parlato con i media stranieri poco prima di una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su Gaza. In particolare, Netanyahu ha dichiarato di aver ordinato all'esercito israeliano di "portare più giornalisti stranieri", il che sarebbe uno sviluppo sorprendente, dato che non è stato loro permesso di entrare a Gaza oltre le basi militari per 22 mesi di guerra.
"Il nostro obiettivo non è occupare Gaza, il nostro obiettivo è liberarla", ha dichiarato Netanyahu. Ha anche respinto quella che ha definito una "campagna globale di menzogne" e ha affermato che il cancelliere tedesco Friedrich Merz, uno dei principali difensori di Israele, si è inchinato annunciando che la Germania non avrebbe autorizzato l'esportazione di equipaggiamento militare in Israele che potesse essere utilizzato a Gaza.
Netanyahu ha affermato che i prossimi passi a Gaza sono "piuttosto brevi", ma non ha fornito dettagli. Gli obiettivi, ha spiegato, includono la smilitarizzazione del territorio, il controllo completo della sicurezza da parte dell'esercito israeliano e un'amministrazione civile non israeliana al suo posto.
Netanyahu ha nuovamente attribuito al gruppo militante Hamas la responsabilità di molti dei problemi di Gaza, tra cui le morti tra i civili, la distruzione e la carenza di aiuti. "Hamas ha ancora migliaia di terroristi armati", ha affermato, aggiungendo che i palestinesi stanno "supplicando" il mondo affinché li liberi.
Il primo ministro, che ha affermato che a Gaza non c'è carestia, ha riconosciuto l'esistenza della fame, affermando che "c'è stato senza dubbio un problema di privazione". Israele vuole aumentare il numero di punti di distribuzione degli aiuti, ha affermato.
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